E’ strano ritrovarsi
dopo tanto tempo di fronte ad un foglio bianco: strano ed eccitante come
quando, dopo un lungo inverno passato a coprirsi con strati di indumenti, ti
ritrovi in spiaggia, con addosso un costume da bagno e sulla pelle solo il
calore del sole. Strano come quei risvegli improvvisi, nel cuore della notte,
quando sei convinta che sia già ora di alzarsi e invece ti restano ancora molte
ore di sonno; strano come guardarsi allo specchio e, per un attimo, non
riconoscersi.
In questi mesi la mia
vita ha fatto parecchi giri, ha cambiato senso di rotazione, ha iniziato a
percorrere nuovi binari: non starò ad elencare le cose che mi sono capitate, le
cose che sono cambiate o che io ho fatto in modo che cambiassero; non starò a
raccontarvi delle battaglie quotidiane, soprattutto con me stessa, dei
traguardi, delle piccole sconfitte, delle belle persone conosciute e di quelle
meno belle che ho lasciato scivolassero via; non starò a fare il cosiddetto “punto
della situazione”… Ma sono accadute tante cose e, certamente, ad oggi, non sono
la stessa persona che qualche mese fa scriveva su questo blog.
Ho aperto cuore e mente
e mi son lasciata coinvolgere dalla vita: ho permesso che le mie speranze
divenissero sostanza e che, giorno dopo giorno, quello che avevo desiderato per
me si facesse strada nel mio quotidiano. Mi sono resa consapevole dei piccoli
miracoli che accadono ogni giorno, sotto i nostri occhi distratti, di fronte
alle nostre menti ottenebrate da un’infinità di sciocchezze; ho imparato di
nuovo a sorridere, un po’per spirito di sopravvivenza, un po’ per la bella
energia che ho saputo cogliere da alcune persone attorno a me; ho compreso che
siamo sempre noi a decidere per noi stessi, più o meno consapevolmente, e che
dare la colpa agli altri quando le cose non vanno è solo un alibi che cerchiamo
di procurarci per sfuggire al giudizio più severo: il nostro!
Mi sono scoperta una
persona nuova, o forse quella che sono sempre stata e che un po’ avevo smarrito lungo i miei disordinati percorsi. Sicuramente un po’ più stanca, ma di quella
stanchezza dolce, che a sera accarezza le membra e ti fa dire che un altro
giorno non è passato invano. Sicuramente meno remissiva, perché ho abbandonato
quella forma di religiosa accettazione delle persone e degli eventi,
pretendendo il massimo da tutto e da tutti… in primis da me stessa. Sicuramente
un po’ più libera… libera da condizionamenti e influenze esterne che stavano
facendo di me la persona che non volevo essere.
Pensare, pensare molto,
pensare sempre: usare la propria testa, non lasciarsi schiacciare da una realtà
a tratti soverchiante; crearsi una via di fuga, trovarsi un’ancora di salvezza,
trovarla in se stessi, darsi spazio, prendersi spazio e tempo, non abdicare a
se stessi in favore dell’altro, anche se questo può causare dolore a volte, ma
se non ti proteggi tu… chi lo farà?
Una piccola rivoluzione
insomma! Fatti di salti nel vuoto, ruzzoloni, cadute in piedi, paracadute
aperti per tempo o all’ultimo momento… una cosa è certa: mai stare fermi!!! Ché il tempo di posa è finito da un pezzo!!!
Alla prossima, stay tuned!!!
Nessun commento:
Posta un commento