mercoledì 2 marzo 2016

"Bilancio nel vuoto..."





E ti ritrovi, una sera come tante, a bere un po' di vino e a contar le stelle: quelle che si sono spente e quelle che si sono accese nella tua vita. Conti le conquiste, le vittorie, i salti nel vuoto e le relative cadute... Conti gli anni trascorsi, conti i sorrisi dispensati e quelli ricevuti e noti come sia netta la disparità fra i due.

Conti le notti che hai sognato e quelle in cui non hai dormito, conti le cose mormorate e che avresti voluto - e forse dovuto - urlare e le cose che hai urlato e sarebbe stato meglio tacere. 
Conti i giorni di dolore che hai avuto e conti quei momenti di sorprendente felicità che mai avresti pensato di vivere.

Conti le amicizie, quelle vere e quelle che lasciano il tempo che trovano; conti gli amori, quelli che ti hanno dato tanto e quelli che ti hanno tolto troppo... conti le volte in cui hai chiuso porte e quelle, invece, in cui le hai aperte. Conti i passi su cui sei tornata in tante occasioni e conti quelli su cui non sei tornata mai.

Conti i sogni nel cassetto e quelli realizzati. Conti i conti che non tornano e i nodi che son venuti al pettine. Conti i graffi sul cuore e le prime righe sul viso; conti le speranze, le voglie e i desideri; conti le delusioni e le sorprese e conti i secondi che ci sono in un minuto.

Conti le cose e le persone di cui hai imparato a fare a meno nel tempo e conti quelle di cui non potrai fare a meno mai. Conti le volte che hai mal riposto la tua fiducia e conti quelle in cui, dato un giudizio, ti sei dovuta ricredere. Conti le volte in cui il mare ti è stato di conforto e le volte in cui, invece, vederlo ti ha solo svuotata dentro. 

Conti i coriandoli che hai lanciato da bambina e conti quelli che - con noncuranza - hai calpestato da adulta. Conti le penne che hai consumato, le pagine scritte e quelle che hai strappato; conti i treni e gli aerei che hai preso, conti i km che hai percorso, conti gli scatoloni che hai chiuso, quelli che hai aperto e quelli che - già sai - richiuderai.

E continui a contare fino a farti sanguinar le dita, per mettere ordine ti dici, ché i numeri hanno un che di perfetto e in qualche modo danno sicurezza. 
E alla fine, dopo aver dato un numero a tutto... ti accorgi che non sei né più ricca, né più povera... forse solo un po' più stanca.

Alla prossima, stay tuned!

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