mercoledì 19 agosto 2015

Puntare sul finale

Mi aggiravo annoiata su fb poco fa... scorrevo i post dei vari amici distrattamente, fino a che uno di questi ha catturato la mia attenzione. La persona in questione, mia ex compagna di liceo e di università, scriveva come fosse tragico incontrare i propri coetanei che non vedi da un po'... riportava un' ipotetica conversazione tipo: "Da quanto tempo... che fai?che combini?" "Io mi sono sposato, ho una casa, due figli, un lavoro alla NASA... e tu?" L'amara ironia della sua risposta... "Io pensavo di puntare tutto sul finale!"

Inizialmente te la ridi e dici... eh anche io! Poi ti fermi un attimo a pensare e scatta la riflessione... di quelle che a oltre trent'anni ti accompagnano spesso, soprattutto quando continui ad essere invitata a matrimoni, baby shower, battesimi, ricorrenze familiari non della tua famiglia; soprattutto quando torni a casa e ad aspettarti c'è una gatta assassina che ti accoglie con un miagolio di disappunto come a dire "Schiava umana dammi immediatamente del cibo! e poi... volatilizzati!". Soprattutto quando avresti potuto, ma per svariate ragioni alla fine ti sei tirata indietro, e a volte ci ripensi e dici... ma se le cose fossero andate diversamente???

E allora giochi di fantasia, ti metti là buona buona a guardare il soffitto e immagini il tuo percorso su un'altra strada: ti immagini sposa e quindi moglie, incinta e poi madre; ti immagini professionista in carriera, con una casa tipo telefilm americano, due cani, tre gatti (questi non assassini), l'acquario, l'iguana e pure due anatre ammaestrate che fanno molto famiglia felice. Ti immagini immersa nel tuo tranquillo ménage familiare e non, con gli amici che la domenica arrivano per grigliare allegramente nel tuo giardino ricco di piante esotiche, mentre i bambini starnazzano felici... oops le anatre starnazzano felici e i bambini giocano sereni riempendoti il cuore di sorrisi! Immagini tutto ciò con un sorriso ebete e mentre la lacrimuccia quasi ti scivola lieve sulla guancia, la tua gatta ti fa un agguato degno di una tigre dai denti a sciabola e ti riporta alla realtà.

Ti risvegli dal tuo torpore, ti guardi attorno nel tuo appartamento; nessun marito, nessun bambino, né cani, né iguana, né anatre, né piante esotiche che, considerata la mia naturale predisposizione per il giardinaggio non avrebbero una vita lunga, ma nel sogno di prima avevo anche il giardiniere! Ti guardi attorno dicevo e c'è solo la gatta, ancora in posizione di attacco: la prendi in braccio, si dimena un po', ma poi si lascia andare... la stringi al petto, la guardi negli occhi e sorridendo le dici... NOI, CARA MIA, PUNTIAMO TUTTO SUL FINALE!!! E CHE FINALE!!!

Alla prossima, stay tuned!

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